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:: | La giustizia, il pudore; e una seduta ecc. | 121 |
In me stava nascendo il sospetto che tale mancanza dì emotività provenisse da scarsa intellettualità, da difetto di studi, i quali forniscono all’animo gentilezza (giacché sta scritto su tutti gli ingressi delle scuole che lo studio rende l'animo gentile), quando uno di quei rappresentanti del proletariato disse una frase così ciclopica che pareva avesse letto Platone. Disse: «Io non ho studiato libri, ma gli intellettuali verranno a noi quando noi andremo al potere»
All'udire queste parole mi balzò — non so io come — davanti l'ombra di Carlo Magno. Anch’egli non aveva letto libri, anzi non sapeva fare neppure la sua firma se non con un sigillo, eppure ordinò l’Europa. La ordinò a feudalismo, mentre quel signore la vuole ordinare a comunismo. Ma questo è un particolare insignificante. Il feudalismo aveva i suoi inconvenienti, come fu dimostrato dall’esperienza; e così il comunismo ha i suoi inconvenienti.
Ma se le istituzioni umane non avessero