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— VII —

ammirazione per le belle cose che hanno prodotto gli artisti antichi, — difatti le propone per modello; essendo persuaso che l’ammirazione dell’antico non esclude la riverenza verso quegli artisti moderni che tentano di seguire Michelangelo, il quale si vantava di battere le vie


. . . . . non calpestate e sole;


ma è persuaso ancora, che se un ornatista intende di seguire uno stile, ha il dovere di seguirlo bene, con sapienza e coscienza da erudito, se no chi giudica ha il diritto di dire all’ornatista:

— Voi lavorate a caso.