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254 annotazione

Regni e Provincie sue suddite, che la desideravano viva, e tutti ancora i Paesi non sudditi suoi, dove s’ami la clemenza, e la giustizia si stimi, e si ammiri una virtù perfetta.

Pag. 246. Questi vider in Dio ec.

Che gli Angioli anche qui in terra non lascino di vedere Dio coll’essergli interamente, e per contemplazione presenti, è così certo, come lo è, che sono in ogni momento beati; e la divina Visione è dessa che li bea, come insegnò San Gregorio, Moral. lib. II cap. II.

Pag. 248. Chi è Costei, che dal deserto poggia ec.

L’A. R. dell’Arciduchessa Maria-Giuseppa, morta nel tempo, in cui dovea stringersi in matrimonio con Sua Maestà il Re di Napoli dopo la guarigione dell’Augustissima Imperadrice Maria Teresa. Fu detto, che prima di morire vedendo l’Augusta Madre addolorata, la consolasse con le seguenti parole: "Già Vostra Maestà mi perdea per sempre, s’io andava Regina di Napoli; è meglio ch’ella mi perda perchè io vada in Paradiso". Quante virtù troverà in esse chi ben le consideri!

Pag. 249. Quel che vedesti, scrivi.

Simile comando ebbe l’Evangelista Giovanni, Apocalisse cap. I v. 11: Quod vides, scribe.