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alla duodecima visione 251

e disciplina militare è degno d’essere paragonato non solamente ai primi eroi de’ tempi nostri, ma altresì ai più gloriosi degli antichi.

E l’Altezza Reale di Pietro-Leopoldo Gran Duca di Toscana, perfetto imitatore di tutte le virtù dell’Augustissimo Imperatore suo Fratello, con le quali a tutta l’Italia si è reso un oggetto di giustissima ammirazione; e tutte le Nazioni di essa chiamano concordemente la Toscana fortunatissima, perchè Iddio le abbia conceduto un Principe, che in tutte le sue operazioni è raro e mirabile.

P. 234. Tal che quella Real Donna ec.

L’Augustissima Imperadrice Maria Teresa, che del suo dolore per la morte dell’Imperatore suo Consorte diede segni manifestissimi, quanto l’umanità permetteva, senza offendere la conformità ai divini voleri.

P. 235. ......che dal suo germe scese, ec.

Si può dire non pienamente ancora deciso, se la presente Famiglia di Lorena possa fra’ suoi antenati inchiudere Goffredo Re di Gerusalemme. In questa ambiguità è stato lecito all’Autore il tenersi all’opinione, che più favorisce il suo argomento.

P. 236. Quella, che a sè dintorno i vinti aduna ec.

La virtù della vera Fortezza, che consiste nel vincere prima se stesso e poi gli altri, accenna la battaglia di Cornia contro i Turchi, vinta da S. M. I., e le imprese contro ai Collegati dell’Imperador Carlo VII, che costrinse a passare il Reno, espugnato che ebbe Lintz, liberata Praga, e purgata da’ nemici la Boemia.

Ivi. Questa, che i sacri serba ec.

La Giustizia accompagnata dalla retta Politica del Governo. Essa, come azioni da lei insinuate e dirette, addita la Pace, che conchiuse l’Imperatore Francesco