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ANNOTAZIONI
ALL’OTTAVA VISIONE.
P. 150. | Faccia in viril beltade avea matura ec. |
In questa Visione espone diffusamente l’Autore i caratteri, le virtù e gli effetti del Sacramento del Matrimonio, rappresentato sotto la figura di un personaggio, che stringe due cuori insieme, che sono quelli dei conjugati, dei quali perciò dicesi nel Genesi II. Erunt duo in carne una. Bianco è il suo vestimento a dinotare la purità e santità di questo Sacramento, e insieme è sparso di puro sangue, a significare, che la santità di lui deriva dal Sangue del Redentore, per i cui meriti egli conferisce la Grazia sua propria, che ha per oggetto la santificazione dei conjugati. Quindi l’Autore mette in fronte al personaggio una Colomba infiammatrice, che sparge la sua luce e le sue vampe sopra i cuori dei conjugati, a significare, che essendo lo Spirito Santo l’amor sostanziale del Padre e del Figliuolo, e a lui specialmente attribuendosi le opere dell’amore, egli diffonde i suoi divini ardori nell’anime de’ conjugati, i quali con retto fine e con cristiana disposizione ricevono questo Sacramento, onde si amino con amore casto e sincero, diretto da quei fini soprannaturali, che aver dee ogni Cristiano, che si mette nello stato matrimoniale.
P. 151. | Pria Caritade agli occhi miei s’offerse ec. |
Siccome, trattandosi d’un Sacramento, tutto debb’essere sacrosanto e divino, quindi ottimamente l’Autore,