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VISIONE VIII.




PER LA MORTE

DI

FELICITA D’ESTE

DI BORBONE


DUCHESSA DI PENTHIEVRE.




Rime, cui l’agili ale unqua non vinse
     3Arduo volo, spiegate ai lustri tardi
     La sacra Visíon, che Amor mi pinse.
Nell’ora, in cui l’Alba del Sole i dardi
     6Lucidi fugge, e il carro tinto in croco
     Con rosee briglie asconde ai nostri sguardi,
Per frondifero mossi ameno loco,
     9Ove tra i fiori e l’Eridanid’acque
     Leggiadro fean l’aure susurro e gioco.
Nullo mai lieto obbietto a me sì piacque,
     12Ch’arte e natura a vagheggiar ne inviti,
     Nè sì largo nel cor gaudio mi nacque;
Chè spaziando in que’ felici liti
     15Piena a lor voglie avean esca innocente
     I sensi nel bramar discorde arditi.