Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
148 |
VISIONE VIII.
PER LA MORTE
DI
FELICITA D’ESTE
DI BORBONE
DUCHESSA DI PENTHIEVRE.
Rime, cui l’agili ale unqua non vinse
3Arduo volo, spiegate ai lustri tardi
La sacra Visíon, che Amor mi pinse.
Nell’ora, in cui l’Alba del Sole i dardi
6Lucidi fugge, e il carro tinto in croco
Con rosee briglie asconde ai nostri sguardi,
Per frondifero mossi ameno loco,
9Ove tra i fiori e l’Eridanid’acque
Leggiadro fean l’aure susurro e gioco.
Nullo mai lieto obbietto a me sì piacque,
12Ch’arte e natura a vagheggiar ne inviti,
Nè sì largo nel cor gaudio mi nacque;
Chè spaziando in que’ felici liti
15Piena a lor voglie avean esca innocente
I sensi nel bramar discorde arditi.