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IX

tratta dalla storia giapponese, e dall’indiana la Saeba. Pubblicò egli l’Agnese nell’anno 1783 in Parma pel Bodoni, dedicandola al Pontefice Pio VI, e lasciò postuma la Saeba. Il pubblico giudizio, dopo la bella sperienza del Polieuto, ricusa i martirj lungamente narrati su la scena come nell’Agnese, o le repentine conversioni, come nella Saeba; e generalmente risguarda la trattazione delle sovrumane virtù qual soggetto poco atto alla tragedia, che diletta ed ammaestra col vigoroso maneggio delle grandiose umane passioni.

Il Varano cedè negli ultimi anni di vita alle istanze degli amici, che desideravano di veder raccolte e pubblicate le sue poesie; e le fece imprimere in Parma dal Bodoni in 3 volumi, usciti a luce nell’anno 1789. Non vide l’Autore che il I. volume, e si dolse della sua scorrezione. Accurata vie più si è l’edizione fatta sui MS. originali dal Palese in Venezia l’anno 1805 in 4 volumi per le cure di Venanzio Varano cugino dell’Autore, ed arricchita di notizie intorno alla Vita di lui, della Saeba, e del dramma intitolato i Fratelli nemici tratto dalla storia delle discordie de’ figli di Severo Imperadore, e nobilmente verseggiato. Seguimmo per lo più quest’edizione anco nell’ortografia speziale dell’Autore, ove ne parve necessaria.

Benchè il Varano reputasse assai le sue Visioni ed il suo nuovo metodo di poetare, fu ben lungi dallo sprezzare la poesía fondata su la pagana mitología; tenne anzi in gran conto le sue poesie buccoliche, parecchie delle