Mentre nel centro dell’eterne paci
Quell’Anime imprimean felici e paghe 513Su la celeste man gli avidi baci,
E del guerriero lor nome ancor vaghe,
Nel render a Marianna e grazie e lode, 516Fean mostra a lei delle splendenti piaghe,
Io mi volsi al vicino Angel custode
Del sacro ferro, e dissi: Alto argomento 519Vuol, che la lingua a interrogarti io snode.
Deh! spiega tu, che ognor ti pasci, intento
Della gran Donna al ragionar sublime, 522Spiega al mio vil ne’ moti ingegno e lento,
Perchè aver adempiuto ella s’estime
Quel, che al Figlio mancò: Non fur compiute 525L’ultim’opre d’un Dio, come le prime?
E l’Angelo rispose: In sua virtute
Largo assai era un sol di Dio sospiro, 528Per recar piena all’Uom grazia e salute;
Ma d’uopo fu nel compier quei, che uscíro
Altri decreti dalla Mente eterna, 531Che l’Uom-Dio sostenesse il gran martíro
Per dare altrui d’immenso amor esterna
Prova, vestendo il fallo umano e l’onta, 534E la Giustizia coronar paterna.
Quindi egli con Amor, che tutti affronta
Vittoríoso i strazj ancor più crudi, 537Sul duro altar s’offrío vittima pronta:
Mentr’ei languía fra gli odj e gli empj studi
Dell’Ebreo stuolo, il Genitor Supremo 540Gli volgea gli occhi di pietade ignudi;
E intento sol, che nulla o tolto o scemo
Fosse al rigor, attendea fermo e grave 543Il palpitar della sant’Ostia estremo;