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EPOCA SECONDA. CAP. III | 55 |
Questo mio Zio aveva anche fatto il viaggio [1759] di Napoli insieme con mio padre suo cugino, circa un par.d’anni prima che questi si accasasse cotn mia madre; e da lui seppi poi varie cose concernenti mio padre. Tra l’altre, che essendo essi andati al Vesuvio, mio padre a viva forza si era voluto far calar dentro sino alla crosta del cratere interno, assai ben profonda; il che praticavasi allora per mezzo di certe funi maneggiate da gente che stava sulla sommità della voragine esterna. Circa vent’anni dopo, ch’io ci fui per la prima volta, trovai ogni cosa mutata, ed impossibile quella’calata. Ma è tempo, ch’io ritorni a bomba.
CAPITOLO QUARTO.
Continuazione di quei Non-studj.
Non c’essendo quasi dunque nessuno de’miei [1760] che badasse altrimenti a me, io andava perdendo i miei più begli anni hon imparando quasi che nulla, e deteriorando di giorno in giorno salute; a tal segno, ch’essendo sempre inferccio, e piagato or quà or là in varie parti corpo, io era fatto lo scherno continuo dei