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44 VITA DI VITTORIO ALFIERI.


[1758] o 25, che erano totalmente separati da noi, all’angolo opposto del vasto cortile, ed attigui agli accennati Archivj.

Noi dunque giovani Studenti eramo assai male collocati cosi; fra un Teatro, che non ci toccava di entrarvi se non se cinque o sei sere ’in tutto il Carnovale; fra i Paggi, che atteso il servizio di Corte, le Caccie, e le Cavalcate, ci pareano godere di una vita tanto più libera e divagata della nostra; e tra i Forestieri finalmente che occupavano il Primo Appartamento, quasi ad esclusione dei Paesani; essendo • una colluvie di tutti i Boreali; Inglesi principalmente, Russi, e Tedeschi, e d’altri Stati d’Italia: e questa èra più una Locanda che una educazione, poiché a niuna regola erano astretti, se non se al ritrovarsi la sera in casa prima della mezza notte. Del resto, andavano, e a Corte, e ai Teatri, e nelle buone e nelle cattive compagnie, a loro intero piacimento. E per supplizio maggiore di noi poverini del Secondo e Terzo Appartamento, la distribuzione locale portava che ogni giorno per andare alla nostra Cappella alla Messa,ed alle Scuole di Ballo,e di Scherma,dovevamo pa sare per le gallerie del Primo Appartamento e quindi vederci continuamente in su gli occl