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  • 84 VITA DI VITTORIO ALFIERI.

1775. I poeti. Per dare anco un saggio della mia incompetenza in prosa, ne trascrivo uno squarcio. I POETI, COMMEDIA IN UN ATTO, RECITATA NEL TEATRO STESSO, UOPO LA CLEOPATRASSA. SCENA PRIMA. ZEUSIPPO. (a) Ah mìsero Zeusippo-! e a che ti serve di esserti nell’accademia degli stupidi alteramente denominato, il Sofoclèo, mentre si avvicina l’ora in cui ti sarà forse barbaramente discinto il coturno? io sudo e gelo nel pensare all’esito della mia povera tragedia. Ma che diavolo di capriccio fu. questo, di voler balzare d’un salto in cima al Parnasso, e scrivere il poema il più difficile a ben eseguirsi, prima quasi.d!aver finito d’imparare gli elementi grammaticali della toscana favella? ardir veramente poetico. - Ma queste riflessioni bisognava farle avanti; ora son tarde, e ridicole. - Eppure («) Solo.