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246 VITA DI VITTORIO ALFIERI.


Ma, trovandomi vie più sempre tediato ed arrabbiato di far quella vita serventesca, nel Maggio di quello stesso anno 74, presi subitaneamente la determinazione di partire per SCENA TERZA.

CLEOPATRA, E LACHESI.

LACHESI

.

O veridico amico, o raro dono Del ciel co’Regi di tal dono avari.1

CLEOPATRA.

Veri, ma inutil foran i tuoi detti • Se più d’Antonio il braccio invitto a lato Non veglia in cura della gloria mia,2 Disperata che fo? dove m’aggiro?

A infame laccio, e a servii catena.

Tenderò, dunque umile e supplicante E collo e braccia, al vincitore altiero,?

Questi che già di sì bel nodo avvinti, Nodo fatai,! (i i) funesto amor 1 che pria Tua serva fernmi, e poi di tirannia.

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(10) ’ (11) Nascea quest’autore con una predilezione smaniosa per le virgole.

  1. È venato scritto avari in vece di avaro.
  2. Sia maladetto, «e mai un punto fermo ci casca.