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208 VITA DI VITTORIO ALFIERI.

CAPITOLO DUODECIMO.

Ripreso il Viaggio in Olanda, Francia, Spagna, Portogallo, e ritorno in Patria.


[1771] Dopo aver sopportata una sì feroce borrasca, non potendo io più trovar pace finchè mi cadeano giornalmente sotto gli occhi quei luoghi stessi ed oggetti, mi lasciai facilmente persuadere da quei pochi che sentivano una qualche amichevole pietà del mio violentissimo stato, e mi indussi al partire. Lasciai dunque l'Inghilterra verso il finir di Giugno, e così infermo di animo come io mi sentiva, ricercando pur qualche appoggio, volli dirigere i miei primi passi verso l’amico d’Acunha in Olanda. Giunto nell’Haja, alcune settimane mi trattenni con lui, e non vedeva assolutamente altri che lui solo; ed egli alcun poco mi consolava; ma era profondissima la mia piaga. Sentendomi dunque di giorno in giorno anzi crescere la malinconia che scemare, e pensando che il moto macchinale, e la divagazione inseparabile dal mutar luogo continuamente ed oggetti, mi dovrebbero giovare