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EPOCA TERZA. CAP. XI. 199


cioli, che abitavano a piò miglia di distanza, [1771] avea così consumato piò ore; finalmente riaccostandosi verso casa mia che era in Suffolk Street, vicinissima Haymarket dov’è il teatro dell’Opera Italiana, gli venne in capo di veder se io ci fossi; benché non lo cre.desse, atteso che avea tuttora il braccio slogato fasciato al collo. Appena entrato egli al teatro, e chiesto di me a que’custodi dei palchi che benissimo mi conoscevano, gli fu detto che un dieci minuti prima era uscito con tal persona, che era venuta a cercarmi espressamente nel palco dov’io era. Elia sapeva benissimo (benché non lo ’ sapesse da me ) quel mio disperato amore; onde udito appena il nome della persona che mi era venuta cercare, e combinato la lettera di donde veniva, subito entrò in chiaro d’ogni cosa. Allora Elia, sapendo benissimo quanto mal destro spadaccino io mi fossi, ed inoltre vedendomi impedito il braccio sinistro, mi reputò anch’egli certamente per un uomo morto; e subito corse al Parco S. Giacomo, ina non essendosi rivolto verso il Green parck non ci rinvenne; intanto annottò; ed egli fu costretto di uscir del parco, come ogni altra persona. Non sapendo che si fare per venir in chiaro della mia sorte, si avviò verso