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182 VITA DI VITTORIO ALFIERI.


[1771] stare per lo più nel piano sotterraneo, il che dà campo di aprirsi la porta di strada da chi è dentro, e facilmente introdursi l’estraneo ad una qualche camera terrena contigua immediatamente alla porta. Quindi quelle mie introduzioni di contrabbando erano tutte francamente riuscite; tanto più ch’era in ore ove il marito era fuor di casa, e per lo più la gente di servizio a mangiare. Questo prospero esito ci inanimi a tentare maggiori rischj. Onde, venuto il Maggio, avendola il marito condotta in una villa vicina, 16 miglia di Londra, per starci Otto o dieci giorni e non più, subito si appuntò • il giorno e l’ora in cui parimente nella villa verrei introdotto di furto; e si colse il giorno d’una rivista delle truppe a cui il marito, essendo uffiziale delle guardie, dovea intervenir senza fallo, e dormire in Londra, lo dunque mi ci avviai quella sera stessa, soletto, a cavallo; ed avendo avuto da essa l’esatta topografia del luogo, lasciato il mio cavallo ad un’osteria distante circa un miglio dalla villa, proseguii a piedi, sendo già notte,fino alla porticella del Parco, di dove introdotto da essa stessa passai nella casa, non essendo, o credendomi tuttavia non essere stato osservato da chi che fosse. Ma cotali visite erano zolfo sul fuoco, e nulla ci