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180 VITA DI VITTORIO ALFIERI.


[1771] Inglese, massimamente in casadel Princip® di Masserano, con la di cui moglie essa era compagna di palco al Teatro dell’Opera Italiana. Non la vedeva in casa sua, perchè allora le Dame Inglesi non usavano ricevere visite, e principalmente di forestieri. Oltre ciò, il marito ne era gelosissimo, per quanto il possa e sappia essere un oltramontano. Questi ostacolettl vieppiù mi accendevano; onde 10 ogni mattina ora all’Hyde-parck, ora in qualche altro passeggio mi incontrava con essa; ogni sera in quelle affollate veglie, o al Teatro, la vedea parimente; eia cosa si andava sempre più ristringendo. E venne finalmentt a tale, che io, felicissimo dell’essere o credermi riamato, mi teneva pure infelicissimo, ed era, dal non vedere modo con cui si potesse con securità continuare gran tempo quella pratica. Passavano, volavano i giorni, inoltratasi la primavera, il fin di Giugno al più al più era 11 termine, in cui attesa la partenza per la campagna dove ella solea stare sette e più mesi, diveniva assolutamente impossibile il vederla nè punto nè poco. Io quindi vedeva arrivare quel Giugno come l’ultimo termine indubitabilmente della mia vita; non ammettendo io mai nel mio cuore, nè nella mente mia inferma, la