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A T T O   P R I M O. 9

Clitennestra.

Tu m’ami, e in te d’abbandonarmi puoi60
Volger pensiero?

Egisto.

Il lusingarti è vano,
Regina, ormai. Necessità mi sforza
Al funesto pensiero. Il Signor tuo,
Ove obliar del Padre mio le offese
Volesse pur, sperar puoi tu, ch’Ei voglia65
Dissimulare, od ignorar l’oltraggio,
Che all’amor suo si fa? Sfuggir tua vista
I’dovria, se quì stessi; e d’ogni morte
Vita trarrei peggiore. Al tuo cospetto
S’io venissi talvolta, anche un sol motto,70
Uno sguardo, un sospir potria tradirmi;
Che fora allor? Non t’ingannar; che un solo
Lieve sospetto in cor del Re superbo
Rei ne fa d’ogni fallo. A me non penso,
Nulla temo per me; d’amor verace75
Darti bensì questa terribil prova
Deggio, e salvarti con l’onor la vita.