Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
80 | AGAMÉNNONE |
Di Tieste. Ma che? se al solo aspetto
D’Egisto freme il vincitor di Troja,
Qual meraviglia fia, se di donzella
Palpita, e trema a tale aspetto il core?
Ove ei tramasse, ogni sua trama, ei stesso 205
A un sol mio cenno annichilar si puote.
Ma incrudelir sol per sospetto deggio?
E viltà fora il già intimato esiglio
Affrettar di poch’ore. Alfin, s’io tremo,
N’è sua la colpa? e dè portarne ei pena? 210
SCENA QUINTA.
Agaménnone, Clitennestra.
Agaménnone.
VIeni, Consorte, vieni; e di cor trammi,
Che il puoi tu sola, ogni spiacevol dubbio,
Ch’Elettra in cor lasciommi.