Pagina:Alfieri - Tragedie, Siena 1783, II.djvu/70

70 AGAMÉNNONE

Egisto.

Pur troppo.

Clitennestra.

E a me tu’l taci?

Egisto.

E a me tu’l chiedi?

Clitennestra.

Qual fia?... Nol so... Parla: inoltrata troppo
Mi son; più non m’arretro: Atride forse
Già mi sospetta; di sprezzarmi forse 95
Ha dritto già: quindi costretta io sono
D’odiarlo già: vivergli a fianco omai
Più non posso, nè vo’, nè ardisco. Egisto,
Or tu m’insegna, e sia qual vuolsi, mezzo,
Onde per sempre a lui sottrarmi.

Egisto.

A lui 100
Sottrarti, io tel ridico, ella è del tutto
Ora impossibil cosa.

Clitennestra.

E che m’avanza