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52 A G A M É N N O N E

Agaménnone.

E s’io ’l volessi pure, o tu, pietade
Puoi tu soffrir da me?

Egisto.

175 Chi mi son’io,
Ch’osi in non cal porre un tuo don?

Agaménnone.

                          Tu? figlio
Pur sempre sei del più mortal nemico
Del padre mio: tu m’odj, e odiar mi dei;
Nè ten poss’io biasmar: fra noi disgiunti
180Eternamente ci hanno i nostri padri;
Nè soli noi, ma i figli, e i più lontani
Nepoti nostri. Il sai; d’Atreo la sposa
Contaminò, rapì l’empio Tieste.
Atreo, poich’ebbe di Tieste i figli
185Svenati, al padre ne imbandì la mensa.
Che più? Storia di sangue, a che le atroci
Vicende tue rammento? Orrido gelo
Raccapricciar mi fa. Tieste io veggo,
E le sue furie in te: puoi tu d’altr’occhio