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ATTO TERZO 49

Dubbio non v’ha, ch’egli è infelice Egisto.
Ma tu, che indaghi a primo aspetto ogni alma,
Vedrai per te, se d’esser tale ei merti.

Agaménnone.

Eccolo ei vien. — Sotto avvenenti forme
125Chi sa, se basso, o nobil core asconda?




SCENA SECONDA.

Agaménnone, Elettra, Egisto.



Egisto.

DEl glorioso domator di Troja
Dei Re sublime Re, come io venirne
Posso al cospetto, e non tremar? D’un Nume
La maestade, e lo splendore io veggo
130Sopra l’augusta tua terribil fronte...
Terribil sì; ma in un pietosa; e i Numi
Spesso dal soglio lor gli sguardi han volto
Agli infelici. Egisto è tale; Egisto