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ATTO SECONDO | 31 |
115Quì ’l mio dover mi trasse: a dirti, come
D’ogni età, d’ogni sesso, e d’ogni grado,
Con lieti plausi, festeggiamenti, a gara
Escon gli Argìvi ad incontrarlo in folla.
Del sospirato Padre infra le braccia
120Anch’io già mi starei; ma, Figlia i passi
Può prevenir di Madre? usurpar primi
Dovuti a Sposa conjugali amplessi?
Or via; che tardi? andiamo. In noi delitto
Ogni indugiar si fa.
Clitennestra.
T’è noto appieno
125Del mio cor egro il doloroso stato;
E sì pur godi a replicati colpi
Di trafiggermi il core?
Elettra.
Il sanno i Numi,
Madre, s’io t’amo; e se di te pietade
Albergo in seno: amor, pietà mi stringe
130A quanto io fo: vuoi d’un’Egisto al fianco
Ti trovi il Re? Ciò, che celar tu speri,