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92 FILIPPO.
Carlo.

 Oh Ciel! S’io niel credessi60
Amico mai, più di vergogna in volto
Avvamperia che d’ira.

Isabella.

 Eppur sol’egli
Sente or di te pietà. Del Padre iniquo
Ei mi svelò fa trama.

Carlo.

 Incauta, ahi troppo
Credula tu! Che festi? Ahi, perchè fede65
Prestasti a tal pietà? Se il ver ti disse
Di scellerato Rè peggior Ministro,
Ei t’ingannò col ver.

Isabella.

 Ma il dir che giova?
Tu proverai di sua pietà non dubbj
Effetti or, sol che mi t’arrendi a’ preghi.70
Ei quì mi mena di nascosto; e i mezzi
Già di tua fuga appresta; io ve l’indussi:
Deh! fuggi; deh! non tarda; il Padre fuggi,