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FILIPPO TRAGEDIA.

ATTO QUINTO.

SCENA PRIMA.

CARLO.



CH’altro temer, ch’altro sperar che morte?
Sol ti vorrei scevra d’infamia, o morte;
Quindi aspettarti dal crudel Filippo
Deggio d’infamia piena. — In cor sol’ uno
Dubbio, e di morte assai peggior, m’avanza.5
Fors’ei sà del mio amor: ne’ scintillanti
Suoi torvi sguardi un non so qual novello
Furor mal grado suo tralucer vidi....
E il suo parlar colla Regina or dianzi..
E l’appellarmi, e l’ossservar.... Che fia?10
Oh Ciel! Che fia se in lui sospetto nasce
Della Consorte pur? Oimè! già forse
Punisce in lei l’incerta colpa il crudo;