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ATTO QUARTO. | 83 |
- Gomez.
E che poss’io?
- Isabella.
Tu puoi....
- Gomez.
Di vano pianto, e ben celato, io posso
Onorar la memoria di quel giusto:
Null’altro i’ posso.
- Isabella.
Oh! chi mai vide; oh dove240
Sì atroce caso udissi?...
- Gomez.
A perder presto
Io sarei me, sì, purchè lui salvarne
Potessi; e sallo il Ciel: già da’ rimorsi,
Che seco tragge di cotal Tiranno
La funesta amistà, roder mi sento;245
Già straziare il cor; ma......
- Isabella.
Se verace
È in te il rimorso, assai giovar gli puoi;