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ATTO QUARTO | 69 |
Se ’l taci, o ammanti, trema.
- Carlo
Il ver’io parlo;
Tu mi vi sforzi. Me conosch’io troppo,
Perch’io quì tremi; e troppo io te conosco,
Perch’io quì speri. Infausto don ripiglia 85
Mia vita tu, ch’è tua: ma l’onor mio
Mi resti: è mio; nè tu ’l togli, ne ’l dai.
Reo mi sarei, se a confessarmi reo
Mi traesse viltà: l’ultimo fiato
Spirar mi vedrai quì. Lunga, crudele 90
M’appresta pur, e obbrobriosa morte:
Morte non è, che ad avvilir me basti.
Te sol, sol te, Padre, non me compiango.
- Filippo
Tu, temerario, de’ delitti tuoi
Così ragione al tuo Signor tu rendi? 95
- Carlo
Ragion? Tu m’odj: ecco il delitto mio:
Sete hai di sangue; ecco la mia discolpa:
Sei despotico Rè; quest’è ’l tuo dritto.