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58 | FILIPPO |
Uom d’un sol tratto giunse al colmo mai. 250
Dirò, ch’a’ tanti replicati oltraggj,
Ch’ei s’ebbe quì, sol pazienza oppose,
Silenzio, ossequio, e pianto. — È ver; ma il pianto
Anco è fallo talor: v’ha chi del pianto
S’adira pur.... Deh! tu, se tu sei Padre, 255
Non te n’adira; ma al suo pianger piagni,
Ch’ei reo non è; ben’è infelice assai.
Ma se pur mille volte anco più reo,
Ch’ogni Uom quì ’l vuol, foss’egli; a morte il Figlio
Dannar nol può, cred’io, nè ’l de’ mai Padre. 260
- Filippo
Pietade alfine in un di Voi ritrovo,
E pietà sieguo: i’ son pur Padre; ai moti
Cedo di Padre. Or me col Regno mio
Tutto abbandono all’arbitra suprema
Imperscrutabil volontà del Cielo. 265
Dell’ire forse di lassù ministro
Esser de’ Carlo in me: pera il mio Regno,
Pera Filippo pria; ma il Figlio viva:
L’assolvo io già.