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ATTO TERZO | 45 |
Lagrime ei sparse, e ti laudò. T’è Padre,
T’è Padre in somma: e fia giammai ch’io creda, 30
Ch’unico Figlio, il Genitor non l’ami?
Ira t’acceca in ciò; furor supponi,
Ch’esser non puote in lui. Cagion son’io,
Misera me! che tu non l’ami.
- Carlo
Oh Donna!
Mal ne conosci: Ei mi t’ha tolto; io fremo, 35
Ma pur non l’odio: invido i’ son di bene
Sì immenso; e nol sent’Egli; e duri modi
T’usa tuttor. Ah! Fossi tu felice!
Men mi dorrei.
- Isabella
Vedi: a’ lamenti usati
Torni malgrado tuo. Prence, i’ ti lascio. 40
Vivi securo; or và, ch’ogni mio detto,
Ogni mio cenno i’ peserò ben pria,
Che più di te m’oda Filippo. Io ’l temo
Pur io.... Ma più teco parlar io temo.