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314 | A N T I G O N E |
- Emone.
A scherno 145
Tu parli forse; ma davver io parlo.
Or mira tu se a tanto i’ non basto io.
- Creonte.
Or và: Creonte ad atterrir non basti.1
- Emone.
Che veggio?... Oh Cielo!... Antigone!... svenata —
Tiranno infame... A me tal colpo?
- Creonte.
Atterro 150
Così l’orgoglio; e rispettar mie leggi,
E in se così fò rientrare un Figlio.
- Emone.
In me tu farmi rientrar? — Con questo
Ferro i’ dovrei... Morir tu merti... io moro.
- Creonte.
Figlio, che fai? T’arresta. —
- Emone.
Or di me senti 155
- ↑ S’apre la Scena, e mostra il corpo d’Antigone.