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ATTO QUINTO. 307


SCENA TERZA.

CREONTE, ANTIGONE, ARGÌA.



Creonte.

CHe più s’indugia? Ancor di morte al Campo 70
Costei non giunse? Oh! che vegg’io? Con essa
Argìa? Che fù? Chi v’accoppiò? — De’ miei
Chi mi tradisce?

Antigone.

I tuoi di te men crudi
Concesso n’han brevi momenti. A caso
Quì c’incontrammo: io corro al Campo, a morte:75
Non t’irritar, Creonte. Opra pietosa,
Giust’opra fai, serbando in vita Argìa.

Argìa.

Creonte, deh! seco mi lascia.

Antigone.

Ah fuggi