Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
ATTO QUINTO. | 305 |
Pietose fummo alla grand’opra, or debbe
Essermi tomba; ivi sepolta viva
Creonte....
- Argìa.
Oh Ciel!... L’Empio... E fia ver?...
- Antigone.
La notte 45
A ciò scels’egli per timor del Volgo.
Deh! frena il pianto: or và; lasciami; fine
In me così la Prole avrà d’Edippo:
Io non men dolgo; ad espiar del mio
Sangue i cotanti orribili delitti50
Bastasse pur mia lunga morte!
- Argìa.
Ah! teco
Divider vo’ ’l fero supplicio; il tuo
Coraggio addoppia il mio; tua pena in parte
Fia scema forse....
- Antigone.
Oh! Che dì tu? Più grave
Mille volte saria.