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286 | A N T I G O N E |
- Creonte.
Or basta. Sovra infame palco,
Poichè nol vuoi, Tebe perir non vegga 65
L’ultimo Sangue de’ suoi Rè. — Soldati,
La notte appena scenderà, che al Campo
Là dove giaccion gli insepolti Eroi
Costei trarrete. Omai negar la tomba
Più non dessi a persona: il gran Tesèo 70
Mel vieta: abbiala dunque ella, che altrui
La diè; nel Campo l’abbia: ivi sepolta
Sia, viva.
- Emone.
Oh scelleranza! a scherno prendi
Uomini, e Dei così? Quel, che mi desti,
Sangue versar t’è pria mestier quì tutto. 75
Viva in Campo sepolta? Iniquo... pria
Io morto quì; ridotto in cener’io.
- Antigone.
Emon, dell’amor mio vuoi farti indegno?
Qual ch’egli sia, t’è Padre. Il mio destino
Già nel nascer dannata a dura morte 80