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ATTO QUARTO 285

A vil timor, che val narrar perigli
Lontani, dubbj, o falsi forse? Ancora
Tesèo, quel forte non m’ha chiesto l’urne
De’ Forti d’Argo: a lui non ho per anco
Negato darle: anzi ei le cheggia, forse50
Suo desir preverrò. Sei pago? Tebe
Riman secura; i’ non vo’ guerra. Or lascia,
Che al suo destin vada Costei.

Emone.

 Tuo Figlio
Dunque vuoi perder tu?... Che a lei d’un giorno
lo sopravviva, invan lo speri. È poco 55
Perdere il Figlio; a mille danni incontro
Vai tu. Già assolta col disfar l’ingiusta
Tua legge, ella è da te. Già noto a tutti
È, che a lei sola il laccio vil tendesti.
Ultimo Sangue de’ suoi Rè sù infame60
Palco perir Tebe vedrà? Di tanto
Non ti lusinga. Alte querele, aperte
Minacce, ed armi risuonar già s’ode;
Già dubbio....