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278 A N T I G O N E

Finor non l’abbian, al paterno core
Coltel saria l’orribile novella.
Misero Padre! il sò purtroppo, io mai
Non ti vedrò, più mai.... ma di tua Prole, 315
A cui dò fin, sola io morrò non rea.

Emone.

Mi squarci il cor.... eppur laudar m’è forza
Tuoi sensi: anch’io virtù per prova intendo....
Ma lasciarti morir! — ultimo prego,
Se tu non m’odj, accetta: al fianco tuo, 320
E pria che in te, l’atroce mortal colpo
Scenda nel petto mio: così vendetta
In parte avrai dell’inuman Creonte.

Antigone.

Vivi, Emon, tel comando.... È in noi delitto
L’amarci tal, ch’io col morir l’ammendo, 325
Col viver tu.

Emone.

 Mi resta ultima prova.
Padre crudel, tu Rè di sangue udrai
L’estreme voci disperate udrai