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ANTIGONE TRAGEDIA.
ATTO SECONDO.
SCENA PRIMA.
CREONTE, EMONE.
- Creonte.
MA che? Sol tu nella mia gioja, o Figlio,
Mesto ti stai? Di Tebe alfin sul Trono
Vedi ’l tuo Padre; e tuo retaggio farsi
Questo mio Scettro: onde i lamenti? Duolti
D’Edippo forse, o di sua Stirpe rea? 5
- Emone.
E ti parria delitto aver pietade
D’Edippo, e di sua Stirpe? A me non fia
Nel dì funesto, in cui v’ascendi, il Trono
Di così lieto augurio, onde ogni strada
Chiuda al dolor. Tu stesso un dì potresti 10
Pentito pianger l’acquistato Regno.
- Creonte.
I’ piangerò, se pianger dessi, il lungo