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ATTO PRIMO. | 233 |
Sola a morte voglio ir, deh! non t’offendi;
Deh! torna in Argo... Oh! nol rimembri? Hai pegno 210
Là del tuo amor: di Polinice hai viva
Nel Pargoletto tuo l’immagin: torna;
Di te fà lieto il disperato Padre,
Che nulla sà di te; deh! vanne: in queste
Soglie nessun ti vide; ancor n’hai tempo: 215
Contro il divieto i’ basto sola.
- Argìa.
...Il Figlio?...
Io l’amo, sì; ma pur, vuoi tu ch’io fugga,
Se quì morir si dee per Polinice?
Mal mi conosci: il Pargoletto in cura
Riman d’Adrasto; ei gli fia Padre. Al pianto 220
Il crescerei; mentre a vendetta, e all’armi
Crescer si dè: non è timor, che tormi
Di riveder possa l’amato Corpo.
O Polinice mio, ch’altra ti renda
Gli ultimi onor?....
- Antigone.
Alla Tebana scure 225