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ANTIGONE TRAGEDIA.

ATTO PRIMO.

SCENA PRIMA.

ARGÌA.



ECcoti in Tebe, Argìa... lena ripiglia
Del rapido viaggio... oh come a volo
D’Argo i’ venni! Per troppa etade tardo
Mal mi seguisti, o mio fedel Menete:
Ma in Tebe io stò. L’ombre di notte amico5
Velo prestaro all’ardimento mio;
Non vista entrai. Questa è l’orribil Reggia,
Cuna del troppo amato Sposo, e tomba.
O Polinice, il traditor Fratello
Quì con tua morte sol diè fine all’ire.10
Invendicata ancor tua squallid’Ombra
S’aggira intorno a queste mura, e niega
Nell’empia Tebe al Fratel crudo appresso
Aver la tomba; e par, ch’Argo m’additi...