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ATTO PRIMO. 15

Chiara mia fama, e in un la tua deh! serba.
Scolpati, sì, delle mentite colpe, 160
Onde t’accusa invida rabbia: vivi,
Io tel comando, vivi: illesa lascia
Sol mia virtude a me; teco il cor mio;
Teco i pensier; l’anima mia, mal grado
Di me, sia teco: ma de’ passi miei 165
Perdi la traccia; e fà, ch’io più non t’oda;
Più mai. Del fallo testimon finora
È solo il Ciel: s’asconda al mondo intero;
A noi s’asconda: e del tuo cor profondo
Perfin ne svelli il sovvenir... se ’l puoi...170

Carlo

Più non m’udrai? Più mai?



SCENA TERZA.

CARLO.



ME lasso!... Oh giorno!...
Così mi lascia?... Oh misera mia sorte!
Felice or fammi, ed infelice a un punto!