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112 POLINICE
Antigone.

In Ciel per noi pietà non resta, o Madre;
Noi tutti abborre il Cielo. Edippo è nome
15Tal, che per se basta a disfar suoi Figli.
Eravam rei già nel materno fianco,
Dannati già gran tempo anzi che nati.
Che piangi or Madre? Il dì, che noi nascemmo,
Del pianto era mestier: nulla vedesti.
20Misera! a quanto anco a veder t’avanza.
Nuovi Fratelli, e nuovi Figli appena
Dato Eteòcle, e Polinice han saggio
Di se finor....

Giocasta.

 Poco finor pietosi
Al Padre, è ver; fra lor crudi Fratelli;
25Or che non sono alla colpevol Madre
Nemici, a miglior dritto? In me null’altra
Pena è che il duol, scarsa a cotanto, fallo.
Regina i’ son, e l’almo Sole i’ veggio,
Mentre infelice, ed innocente Edippo
30Privo del dì, carco d’infamia giace