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274 l’«etruria vendicata» di v. alfieri


che si strozzi, sotto l’accusa di eresia, suo cugino Lorenzo. Il quale tornato intanto in casa, narra alla madre e alla sorella quale visione abbia avuta. Bianca gli dice che ha un presentimento che Alessandro venga inconsciamente ad offrirsi alla morte. Ecco, la sera, il Duca al balcone di Bianca; al fischio di un cortigiano, esso si apre e appare una fanciulla che somiglia in tutto la sorella di Lorenzo, ed è la Libertà in persona. Alessandro entra in casa, e suo cugino, dopo avergli rinfacciate le sue colpe, gli immerge il pugnale nel cuore e cosí, come quella di Rodomonte,

lagrimando sfuggía l’alma odïosa,
che fu sí cruda al mondo, e obbrobrïosa.