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di vittorio alfieri 261


126 Che d’un Borusso protettor fia pago.1
Tra gl’impostori, quanti il Mondo ne ha,
Il piú sconcio non trovo e il piú irritante
129 Del Tiranno che versi o compra o fa.
Fuggiam, fuggiam da un Re filosofante,
Rimpannucciante2 alcun letteratuzzo,
132 Nemici e amici e sudditi spogliante.
Respiro alfin: sto in salvo. Un Sindacuzzo
Del pacifico Amburgo mi ristora
135 Del Berlinal filantropesco puzzo.
Ma molto, e troppo, a me rimane ancora
Del Borëal vïaggio; onde il parlarne
138 Emmi or fastidio, quanto il farlo allora.
Sbrighiamcen, su. — Di favellante carne
Candidi pezzi trovo in Danimarca,
141 Che non dan voglia pure di assaggiarne.3
Svezia, ferrigna ed animosa e parca,4
Coi monti e selve e laghi mi diletta;
144 Gente, men ch’altra di catene carca:
Ma poco io stovvi, perché nacqui in fretta.5
Già mezzo è il Maggio; e sí del Bòtnio golfo
147 Il ghiaccio ancor dà inciampo a mia barchetta.
Pur fa arrischiarmi il giovanil mio zolfo:6
Salpo: e spesso è mestier far via coll’ascia,
150 Quanto in Finlandia piú la prora ingolfo.7
Se un tavolon di ghiacci il legno fascia,
Fuor del legno su i ghiacci io tosto balzo,
153 Né pel mio peso l’isola si accascia.
Cosí, ruzzando e perigliando, incalzo8
La strada e il tempo; infin ch’Abo mi accoglie,


  1. 126. Che sieno i Borussi fu detto piú sopra.
  2. 131. Rimpannucciare vuol dire migliorar le condizioni, rimettere a nuovo, ed è parola viva in Toscana. Il Giusti nella Vestizione (v. 73 seg.):
    Un rivendugliolo
    Rimpannucciato
    Ci ha a stare in aria?
    Va via, sguaiato!
  3. 139-141. La Danimarca ha belle e candide donne, ma oltremodo sciocche, sicché non ispirano alcun desiderio.
  4. 142. La Svezia produce oro, argento, rame, zolfo, nickel, ma, piú di tutto, è ricca di miniere di eccellentissimo ferro, del quale ogni anno si ricavano nove milioni circa di quintali. — Credo che in tutta la satira non sia un verso piú bello di questo: pare anch’esso di ferro.
  5. 145. Perché nacqui in fretta, perché è mio destino di correre sempre.
  6. 148. Il giovanil mio zolfo, il mio bollore giovanile.
  7. 150. Ingolfo, spingo innanzi. Uno dei passi piú dilettevoli dell’Autobiografia dell’A. è quello ove egli descrive la sua navigazione nel gelato golfo di Botnia, e consiglio il giovane, che ancora non lo conoscesse, a colmare súbito questa lacuna; lo troverà al capitolo 9° dell’ep. III.
  8. 154. Ruzzando, giocando come fanno i ragazzi. — Perigliando, correndo pencoli. — Incalzo, etc. consumo presto il tempo e percorro rapidamente la strada.