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xii prefazione


dell’A. conservato alla Biblioteca mediceo-laurenziana, e far tesoro di quelle annotazioni che accompagnano presso che tutti i suoi componimenti.

Cosí ho fatto; e che la nuova disposizion delle rime alfieriane giovi a meglio comprenderle e, quindi, a meglio gustarle, mi pare non possa venir posto in dubbio da alcuno: resta a vedere se il commento parrà ai colleghi o troppo abbondante o troppo scarso. Nel primo caso direi: «Nulla di male: nel piú sta il meno»; nel secondo: «Ebbene, ciò non mi dispiace: non tutto tutto deve spiegare il commentatore; l’opera sua deve essere integrata, in primo luogo, dall’insegnante, poi, dal discepolo».

Rosolino Guastalla.

Lucca, il 16 di giugno del 1912.