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50 LA VIRTU SCONOSCIUTA,


più assai che i crin d’oro e i negr’occhi, ne vai laudando la candidissima alma, il dolce costume, gli alti sensi, e il nobile acuto e modesto ingegno. Ma sieno, ten prego, codeste rime il tuo pensiero secondo; le tragedie vadano innanzi; e pensa, che alla nostra Italia ben altramente bisognano altezza d’animo e forza, che non soavità di sospiri. Non ti stancare di adoperar sovr’esse la lima penosa; e un certo discreto numero non ne eccedere. Il bollore degli anni impiegato hai finora nel bollor del creare; i rimanenti, che l’età intiepidisce più sempre, alla freddezza della lima consecrali; e, per ultimo prego mio, cui ben fitto ti scongiuro di sempre portarti nel cuore, giunto che sarai ad una certa discreta età, conosciti e datti per vecchio, anche anzi d’esserlo; e le Muse abbandona, prima ch’elle ti lascino. Nè in ciò ti voglio concedere che coi più grandi scrittori tu pecchi; convinto sii, che var-