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92 alceste prima
     al Bebio ameno stagno appo-giacenti;

     che in ver l’Occaso nullo fan divieto
     fino ai Molossi al guardo;
     e dell’Egeo protendonsi sul lido
     ai naviganti infido
     fin dove al Pelio eccelso è il salir tardo.

ANTISTROFE II

           Ed or, sua reggia aprendo,

     entro vi accoglie il Re l’ospite Alcide;
     mentre ei stassi piangendo
     della sposa il recente eccidio orrendo.
     Ma, piú assai che il dolor, virtú conquide
     i generosi petti,
     cui Sapienza ogni suo don largiva.
     Ond’io fiducia ho viva,
     d’uom sí pio non veder men pii gli effetti.


SCENA QUINTA

Adméto, Coro.

Adméto O voi, di Fere cittadini astanti

benevoli, giá giá d’ogni suo fregio
il morto corpo adorno hanno i ministri,
e in alto il portan alla tomba e al rogo:
dunque or, com’usa, a salutar venite
nel viaggio suo ultimo l’estinta.
Coro Scorgo giá il padre tuo, con seníl piede
venirsene; e il di lui corteggio arrecasi
in man gli ornati di tua sposa; usata
pompa, ai defunti piamente accetta.