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84 | alceste prima |
che in su i remi biancheggia
del palischelmo dell’eterno Fato;
varcate aver quell’acque
donna, che sovra tutte ottima nacque.
ANTISTROFE I
canteranno i Poeti,
or misti al suon della Parnassia lira,
or senza corde queti.
E dove Sparta mira
del Carnio Apollo tutelar sua guida
ogni anno i giorni lieti
a colma Luna; e dove Palla spira
su la beata Atene;
di tua morte il Cantor gran vanto ottiene.
STROFE II
che a ricondur bastassi
te in questa luce, dal tremendo ostello;
e Cocíto solcassi
col rivolto infernal Remige snello!
Tu, dall’eterno pianto
riscattando il marito, amante Donna,
che tutte addietro lassi,
donata all’Orco hai la mortal tua gonna.
Sovra te posi lieve
seppellitrice arena! Ah, se mai poi
nel tuo talamo Adméto altra riceve,
lo abborrirem noi certo e i figli tuoi.
ANTISTROFE II
al nostro Adméto dava;