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72 | alceste prima |
Oimè! la mente mi attristasti, e il cuore.
semicoro primo
Su via, conviene, chi di buono ha fama,
pianga, qualora afflitti sono i buoni.
STROFE
preman veloci navi,
dal Licio Apollo o dall'Ammonio Giove
ad implorar soccorso,
nulla fia mai che giove
a involar questa ai gravi
Fati, giá pronti a darle il crudo morso.
Vane omai tutte appo ogni altar le prove;
né Sacerdote resta,
onde aíta impetrar dai Numi chiesta.
ANTISTROFE
ov’ei quest’alma luce
ancor mirasse, or la potria sottrarre
dal tenebroso esiglio
delle Plutonie sbarre.
Quei, che di Morte truce
togliea le prede, infin che irato il ciglio
Giove il fe’ da un suo stral di vita trarre.1
Or, chi mia speme avviva,
che possa Alceste rimaner pur viva?
Tutte i Re nostri (ahi tutte!) omai tentaro
le vie dei Numi: all’are tutte, a rivi
sangue di sacre vittime trascorre:
ma indarno il tutto, a irremediabil danno.
- ↑ Accenna Esculapio.