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ATTO SECONDO
SCENA PRIMA
Ciniro, Pereo.
spero, o re, non è l’ora, in cui chiamarti
padre amato potrò...
Ciniro Peréo, m’ascolta. —
Se te stesso conosci, assai convinto
esser tu dei, quanta e qual gioja arrechi
a un padre amante d’unica sua figlia
genero averti. Infra i rivali illustri,
che gareggiavan teco, ove uno sposo
voluto avessi a Mirra io stesso scerre,
senza pur dubitar, te scelto avria.
Quindi, eletto da lei, se caro io t’abbia
doppiamente, tu il pensa. Eri tu il primo
di tutti in tutto, a senno altrui; ma al mio,
piú che pel sangue e pel paterno regno,
primo eri, e il sei, per le ben altre doti
tue veramente, onde maggior saresti
d’ogni re sempre, anco privato...
Pereo Ah! padre...
(giá d’appellarti di un tal nome io godo)
padre, il piú grande, anzi il mio pregio solo,
è di piacerti. I detti tuoi mi attento