Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie, Vol. I, 1946 – BEIC 1727075.djvu/89


atto terzo 83



SCENA TERZA

Gomez, Carlo.

Carlo   Che vuoi?

Gomez Aspetto il re: quí viene egli a momenti. —
Deh! prence, intanto entrar mi lascia a parte
della giusta letizia, onde ti colma
la racquistata alfin grazia del padre.
Per quanto io vaglio appresso lui, ti accerta,
per te sempre parlai; piú ancor son presto...


SCENA QUARTA

Gomez.

... Superbo molto;... ma, piú incauto assai.


SCENA QUINTA

Filippo, Leonardo, Perez, Gomez,

Consiglieri, Guardie.

Filippo Nessuno, olá, quí d’inoltrarsi ardisca. —

Pochi, ma giusti e fidi, oggi vi aduno
a insolito consiglio... Ognun mi ascolti. —
Ma, quale orror pria di parlar m’ingombra!
Qual gel mi scorre entro ogni vena! Il pianto
mi sta sul ciglio, e la debil mia voce,
quasi del core i sensi esprimer nieghi,
tremula ondeggia... E il debbo io pur? sí, il debbo;
la patria il vuol, non io. — Chi ’l crederia?
Accusatore oggi fra voi mi seggo;
giudice no, ch’esser nol posso: e, ov’io
accusator di cotal reo non fossi,
qual di voi lo ardiria? — Giá fremer veggio,