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i. della tirannide
 



potrá abusarne, perché dovrá dar conto di sé rigidissimo ai suoi eguali; e che l’averla acquistata è una prova che egli era migliore, o piú atto da ciò che non i competitori suoi. Cosí, nella tirannide, non ignora lo schiavo che quella autoritá ch’egli ambisce, non avrá nessun limite, ch’ella è perciò odiosissima a tutti, che lo abusarne è necessario per conservarla, che il ricercarla attesta la pessima indole del candidato, che l’ottenerla chiaramente dimostra ch’egli era tra i concorrenti tutti il piú reo. Eppure codesti due ambiziosi, queste cose tutte sapendo giá prima, senza punto arrestarsi, corrono entrambi del pari la intrapresa carriera. Ora, chi potrá pure asserire che l’ambizioso in repubblica non abbia per mèta la gloria piú assai che la potenza? e che l’ambizioso nella tirannide si proponga altra mèta, che la potenza, la ricchezza e la infamia?

Ma non tutte le ambizioni hanno per loro scopo la suprema autoritá. Quindi, nell’uno e nell’altro governo, si trova poi sempre un infinito numero di semi-ambiziosi, a cui bastano i semplici onori senza potenza, ed un numero ancora piú infinito di vili, a cui basta il guadagno senza potenza né onori. E milita anche per costoro, nell’uno e nell’altro governo, la stessa differenza e ragione. Gli onori nelle repubbliche non si rapiscono coll’ingannare un solo, ma si ottengono col giovare o piacere ai piú; ed i piú non vogliono onorare quell’uno, se egli non lo merita affatto; perché, facendolo, disonorano pur troppo se stessi. Gli onori nella tirannide (se onori chiamar pur si possono) vengono distribuiti dall’arbitrio d’un solo; si accordano alla nobiltá del sangue per lo piú, alla fida e total servitú degli avi, alla perfetta e cieca obbedienza, cioè all’intera ignoranza di se stesso, al raggiro, al favore; e, alcune volte, al valore contro gli esterni nemici.

Ma gli onori tutti (qualunque siano), sempre per loro natura diversi in codesti diversi governi, sono puranche, come ognun vede, per un diverso fine ricercati. Nella tirannide, ciascuno vuol rappresentare al popolo una anche menoma parte del tiranno. Quindi un titolo, un nastro o altra simile inezia, appagano spesso l’ambizioncella d’uno schiavicello; perché questi onorucci fan