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libro iii - capitolo vii
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quasi sempre il minore soverchia il massimo; cosí, per esempio, da molti, e dai piú dei letterati, si antepone a Tacito Livio. I proteggenti e i protetti e i proteggibili e i proteggendi e i moltissimi poco sententi, costoro tutti fanno eco tra loro, ogniqualvolta si tratta di porre in cielo quella tanto gradita mediocritá altrui, che in nulla non offende la loro.

A voler conoscere qual dei due impulsi movesse un dato scrittore, molte volte basta, senza quasi leggere il libro, il sapere chi fosse lo scrittore, ed in quali circostanze, tempi e luoghi ei scrivesse. Era egli nato libero, o fattosi tale? era egli sprotetto, indipendente, non bisognoso, di alto animo, di nobile e sano costume? Milita in favor suo gran probabilitá che egli allo scrivere s’inducesse, unicamente spinto dal proprio impulso naturale. Era egli, all’incontro, nato bisognoso e schiavo, cioè schiavo politicamente e civilmente? Era egli protetto, incoraggito e diretto? È da credersi che o egli sará stato mosso da impulso artificiale soltanto, o che egli avrá deviato, scambiato, menomato e appena qua e lá conservato il naturale suo impulso, in quei pochissimi squarci dove nessuno dei suoi tanti impedimenti gli avrá tolto di ascoltarlo e valersene. Ma in questi scrittori, se pur de’ tali ve ne possono esser fra i sommi, è sempre piú assai da compiangersi il vero scapito loro che non da godersi il falso nostro guadagno.

Cosí, nei nostri tempi e governi, a voler giudicare dei lumi filosofici e delle veritá che potrá contenere un nuovo libro, basta per lo piú di gettar gli occhi su la data del luogo in cui è stampato. Non dico perciò che, di dove i buoni ed utili libri stampare si possono, né tutti né i piú escan buoni; ma dico che lá dove i buoni stampar non si possono (cioè nei due terzi e mezzo di Europa) buoni al certo non potranno esser mai gli stampativi.

Io paragonerei il frutto di questi due impulsi, artificiale e naturale, alla diversitá dei metalli. Colla moneta di argento o di rame moltiplicata oltre modo, si perviene pure a comporre una somma che a pochissimo oro equivaglia. Ma non però mai talmente, che la piú corta e spedita via del poco e prezioso